Big killer, il tumore al polmone fa registrare ogni anno in Italia 38.000 nuove diagnosi. Nonostante l’altissima incidenza, oggi sembra però aprirsi una nuova strada: quella dell’immunoterapia. Questa particolare tipologia di trattamento – che può essere utilizzata anche in combinazione con altri farmaci – cerca di combattere il tumore attivando e amplificando le risposte immunitarie dell’organismo contro la malattia. La ricerca ha individuato specifici bersagli molecolari i cosiddetti check point immunologi che permettono di modulare la risposta del sistema immunitario contro il tumore. Per il tumore al polmone risultati importanti sono ora disponibili in particolare in riferimento a due classi di farmaci gli inibitori di PD-1 e PDL-1 che, anche se in fase sperimentale – hanno determinato in pazienti che fortemente esprimono tali recettori circa il 70% di regressioni tumorali e hanno sfondato il tetto della percentuale di risposte di lunghissima durata del 10-15%, soglia che non era mai stata raggiunta negli ultimi 30 anni. Queste due molecole (PD-1 e PDL-1) impediscono alle cellule del sistema immunitario di attaccare le cellule tumorali, permettendo loro di sopravvivere e moltiplicarsi: inibire PD-1 e PDL-1 potrebbe portare a risultati molto importanti e durevoli nel trattamento del tumore al polmone.
